Gli abitanti della Missione di Zhomba a Gokwe — una regione che comprende i territori di tre territori, Nenyunga, Simuchembo e Madzivazvido — stanno affrontando una grave crisi alimentare. Già emarginati economicamente e socialmente, i circa 40.000 residenti, che dipendono principalmente dall’agricoltura, sono stati devastati da una lunga siccità, senza che ci sia stato alcun aiuto alimentare né che ce ne sia all’orizzonte.
La stagione agricola del 2023 è stata eccezionalmente dura. Le piogge sono state scarse e irregolari; sono arrivate tardi e si sono interrotte bruscamente, lasciando i raccolti senza il tempo necessario alla maturazione. Questo ha causato una crisi dei raccolti pressoché totale. Già a gennaio del 2024, l’impatto di una grave siccità era evidente: i serbatoi d’acqua hanno iniziato a prosciugarsi, e sia le persone che il bestiame hanno dovuto faticare per trovare la necessaria acqua potabile.
In questa situazione disperata, i residenti hanno cercato soccorso presso il governo, i programmi di assistenza sociale e le organizzazioni umanitarie. Purtroppo, non sono state messe in atto misure adeguate per affrontare significativamente la crisi. Un grave ostacolo è stato il ritardo nell’aver dichiarato la crisi alimentare come disastro nazionale, limite che ha rallentato la risposta delle organizzazioni caritatevoli quali la Caritas. A peggiorare le cose, la risposta è stata intrappolata in dinamiche di politica partigiana, con piani di distribuzione di aiuti alimentari annunciati e mai realizzati.
Programmi come “cibo in cambio di lavoro” avevano inizialmente acceso delle speranze, ma non sono ancora stati attuati, lasciando le comunità disilluse. I limitati aiuti dell’assistenza sociale sono stati minati, secondo quanto riferito, dalla corruzione, con i relativi benefici riservati a quei pochi peraltro legati ai leader locali, mentre la maggior parte della popolazione è rimasta senza supporto
Un altro duro colpo è stato dato dal fatto che le persone sono state costrette a lavorare in progetti di costruzione di strade e dighe senza un’adeguata alimentazione né compenso. Molti anziani, da tempo in età pensionabile, sono anche stati tra coloro che hanno lavorato con la promessa di una retribuzione minima, che spesso si è limitata a un piccolo sacco di farina di mais. Tale situazione ha messo a dura prova i valori sociali, in particolare il rispetto e la cura per gli anziani.
La lotta per la sopravvivenza ha portato anche a una grave degradazione ambientale, poiché molti sono ricorsi all’abbattimento di alberi al fine di produrre carbone da vendere per acquistare cibo. Tale deforestazione ha reso l’area più vulnerabile ai forti venti, che hanno distrutto numerose abitazioni. Senza cibo per il bestiame, alcuni abitanti rischiano la vita portando i propri animali a pascolare nei parchi naturali, dove affrontano pericoli sia da parte dei ranger sia per l’aggressione di animali selvaggi. Tragicamente, alcune persone hanno perso la vita a causa di questi tentativi disperati, e molti animali sono morti per mancanza di cibo e di d’acqua.
La crisi si è trasformata in un problema sociale complesso nella regione, con un aumento della criminalità e con taluni comportamenti violenti nella. Molti giovani hanno lasciato le proprie case per cercare lavoro altrove, sperando di inviare denaro a casa per sostenere le loro famiglie. Le famiglie si stanno separando poiché gli uomini partono in cerca di lavoro, finendo spesso in condizioni pericolose e di sfruttamento, inclusa quell’attività mineraria illegale, che ha avuto un impatto significativamente negativo sulla loro salute fisica e psicologica.
L’accesso all’acqua rappresenta un’altra grande sfida. Le persone aspettano delle ore per riempirne un solo secchio e, a volte, devono camminare di notte per oltre 15 chilometri al fine di ottenere acqua potabile. Il poco bestiame rimasto viene spesso rubato o affonda nel fango quando le fonti d’acqua si prosciugano. Gli abitanti accusano anche alcuni poliziotti locali di essere coinvolti nei furti di bestiame, fornendo documentazione sugli animali rubati. La ricerca incessante di acqua ha lasciato molti esausti e stressati, privandoli di riposo e compromettendo la loro salute.
La mancanza di acqua potabile rappresenta un grave rischio per la salute, poiché le persone sono costrette a bere acqua non sicura. La combinazione di caldo estremo, lunghe camminate sotto il sole e riposo insufficiente ha un evidente tragico impatto sulla salute della popolazione. Gli anziani, in particolare, affrontano enormi difficoltà nella loro lotta quotidiana per sopravvivere.
Le scuole locali hanno recentemente ricevuto il supporto del governo per un programma alimentare, ma la farina di mais fornita è, a quanto si dice, di bassa qualità, con parte di essa avariata. La mancanza di una nutrizione equilibrata comporta che anche l’unico pasto che i bambini ricevono a scuola è insufficiente, e li lascia in preda alla fame per gran parte della giornata.
Guardando al futuro, è probabile che la crisi alimentare persista, poiché gli abitanti non dispongono di semi per la stagione di semina del 2024 e non hanno fondi per acquistarli. C’è una diffusa frustrazione per la mancanza di equità nella distribuzione degli aiuti governativi e l’assenza di una piattaforma per manifestare i giusti reclami. Sebbene alcune persone abbiano tentato di organizzare la condivisione del cibo, i loro sforzi sono stati come una goccia d’acqua nell’oceano, insufficienti ad arginare le fiamme della fame, che devastano la regione. Ora le persone stanno persino estraendo acqua da sorgenti profonde nei parchi naturali, nonostante i pericoli.
C’è un bisogno urgente di assistenza alimentare per ridare speranza alla popolazione della Missione di Zhomba. Occorrerebbe, inoltre, un investimento per infrastrutture idriche, come pozzi, cosa che fornirebbe un sostegno essenziale, aprendo per queste comunità un futuro possibile e sostenibile.
P. Nyasha Choga CMF
01/11/2024
Gokwe, Zimbabwe.